Lui la osserva silenzioso, la piega del suo collo mentre si sporge ad ammirare il passo scomposto di un gabbiano, planato da chissà dove. Lui osserva silenzioso le sue labbra arrossate dal vento freddo del mare del Nord, appena schiuse in un sorriso quasi ironico. Lui osserva le sue mani inguantate, i suoi piedi veloci sul selciato ricoperto da un'infida patina ghiacciata, i suoi passi che d'improvviso cessano e poi riprendono più rapidi (cos'era stato? un attimo di smarrimento, forse? o un pensiero che l'aveva distratta, rapita, turbata?). Lui osserva una ciocca di capelli sfuggita impertinente dall'elastico che li raccoglie, ed ora sfiora la pelle fredda del suo viso, la accarezza appena, come vorrebbe fare lui, sfiorarla appena, sfiorare appena il suo volto sereno, sfiorare appena i suoi pensieri segreti, sfiorare appena il suo cuore spento.
Nessun commento:
Posta un commento