Ripercorro dopo un anno quella strada che stranamente non mi risulta affatto famigliare, e mi accorgo di provare un certo smarrimento, poi sbircio una scritta, la tua casa sembra abbandonata, ma no, non è vero, tu sei lì, un po' più vecchio, un po' più solo, e mi parli nervoso, evitando quasi sempre di guardarmi, io rimango con te poco tempo, tu mi trattieni con le tue parole ma io voglio andarmene, mentre mi mostri gli oggetti della tua vita senza di me, i tuoi vestiti nuovi, i tuoi trofei, e come al solito mi aggiorni su dove sarai, e quando, come se volessi essere raggiunto. Ma è un gioco che conosco, ormai, e non mi inganni più, non ora, non dopo un anno.
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