Non c'è finzione nei miei gesti, non ne sono capace, tutto per me scorre limpido come un fiume sotto un cielo di luce, ma tu menti e ti celi, e nascondi la verità ed io rimango così, disarmata ed imbarazzata, senza capire, senza sapere, solo un po' più triste, un po' più sconfitta. E mi domando ancora perché non riesca ad imparare a corazzarmi contro il mondo, mi domando ancora come possa credere che il mio piccolo steccato di foglie e fango possa proteggermi da. Da te. Che ancora diverso ma sempre lo stesso, calpesti il mio suolo come un nemico mascherato da sogno.
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