Percorro a passi lenti la strada del ritorno, viali familiari e sconosciuti al contempo, volti estranei lungo il cammino e odore d'autunno nell'aria. Contemplo le foglie tenaci sui rami scossi da una brezza leggera, stormire dondolando colorate nell'aria, ancora vive, ancora urlanti. Qualche volo rado d'uccello e la strana luce di un meriggio triste, i miei passi rallentano mentre ricaccio lacrime di solitudine in fondo all'anima e la costante percezione di non arrivare mai, che i miei passi siano vani e che anzi mi allontanino dalla meta (quale poi? dove poi?), e di nuovo una opprimente sensazione di smarrimento ma d'improvviso un angolo noto, una via conosciuta ed ecco, tu sei lì in attesa di me e tutto ha finalmente un significato e riconosco la ragione del mio cammino, e quasi ti corro intorno, e quasi sono a casa.
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