Un sabato normale, quasi banale, passato ad osservare un'umanità sconosciuta attraversare il mio panorama, mentre invento un nuovo gioco per far scorrere più dolcemente questo tempo di incertezza ed inganno mentre tu non arrivi (non arriverai raccontando cento e più bugie pur di non dirmi che non mi ami più), ed inseguo un filo sottile come ragnatela, all'altro capo c'è un sorriso da strappare -pietosamente- con l'adulazione di due occhi innocenti, lui mi guarda e tu svanisci nel vortice delle tue sciocche menzogne, e se non conoscessi la tua paura, quasi me ne dolerei.
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