Occhi stanchi, ansia, leggero fremito, mani sudate, poi gelate mentre seduta aspetto che qualcuno venga a prendermi e ricordo, ricordo tutte le sere in cui ho aspettato nervosa qualcuno ma ora non importa più chi stessi aspettando, se arrivò o mi lasciò lì, ore ad aspettare invano; è sempre la stessa, maledetta, sospesa sensazione di attesa, un ponte tra me e la notte che fuori mi abbraccia e mi inghiotte, troppe volte estranea, troppe volte disillusa da un campanello che non suonò mai.martedì 17 gennaio 2006
Attesa
Occhi stanchi, ansia, leggero fremito, mani sudate, poi gelate mentre seduta aspetto che qualcuno venga a prendermi e ricordo, ricordo tutte le sere in cui ho aspettato nervosa qualcuno ma ora non importa più chi stessi aspettando, se arrivò o mi lasciò lì, ore ad aspettare invano; è sempre la stessa, maledetta, sospesa sensazione di attesa, un ponte tra me e la notte che fuori mi abbraccia e mi inghiotte, troppe volte estranea, troppe volte disillusa da un campanello che non suonò mai.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento