mercoledì 23 maggio 2012
Qualcuno che non dormirà
Credo fosse a causa del suo essere assolutamente improbabile, in quel cappottino rosso sullo sfondo di un marciapiede dalle parti del Trocadero, io a passeggio con il cane e lei che si infila (furtiva?) nell'androne di un hotel di mezza categoria. Mi fermo davanti alle vetrate, armeggia con i tasti dell'ascensore e si volta, e di nuovo sorride estatica come se fosse una bimba sorpresa a rubare caramelle e poi lui arriva. Improbabile anche lui in una giacca troppo grande e una barbetta aguzza che quasi pare posticcia, aria dimessa da intellettuale avulso dalle cose del mondo, eppure il suo sguardo insegue l'orlo di quel cappottino e mi ricordo d'improvviso quella volta in cui la sorpresi fra le braccia di mio marito, e il fragore di quello sparo e la sua risata cristallina e innocente. Spariscono nell'ascensore, il mio cagnolino tira impaziente verso il lato opposto della strada, e rimango un istante di più ad immaginare l'attimo in cui.
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1 commento:
attimo in cui...
bello il finale, tiene alto l'interesse del lettore lasciando spazio alla fantasia un infinità di possibilità
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