Lo sbircio, rapidi sguardi per non farmi sorprendere. Sbircio il suo nobile profilo, le sue labbra dolci, chiuse e morbide. Trattengo quasi il respiro, affinché lui non sia turbato dalla mia presenza. Sbircio la sua pelle liscia e candida, laddove sparisce celata dal colletto inamidato di una camicia perfetta. Sbircio le sue mani, che stringono eleganti una penna nera. Sbircio i ghirigori che lascia sul foglio, parole d'inchiostro che raccontano un mondo a me sconosciuto, che raccontano un sogno mai avverato. Essere accanto a lui, in silenzio. Risplendere della sua luce. Null'altro.
1 commento:
Che Poetessa ... la mia governante!
(il Tuo Principe, Anton Vito)
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