Ora il tuo volto è confuso fra i mille incontrati in questi caldi giorni di quasi estate, provo inutilmente ad immaginarti ma la mia mente svicola stanca, il sole illumina i miei pensieri assonnati di una notte di viaggio, tu hai giocato con me ed io sono caduta nella tua trappola, hai giocato con me in una piazzola autostradale, sceso da un bus che gira, fuori da una stazione in attesa che un treno riparta, tra note reiette di Mahler, in una telefonata pneumatica, gioielli scintillanti e gelati stravaganti, nel tuo ufficio buio di menzogne ed allusioni, tenendomi per mano mentre dormi in un film con troppi morti, braccia fasciate da una maglietta attillata ed eri uno, non eri nessuno e siete stati centomila.
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