Il silenzio assorda in questo pomeriggio di freddo e nulla, finestre su stanze vuote e cemento, un leggero turbinio di vento scuote appena l'aria, io rimango ancora sola in attesa di un cenno qualunque, un cenno rivelatore della tua esistenza, ma tutto tace, tutto sospeso, come sempre. Ed i miei sogni si frantumano contro i vetri che mi separano dal mondo, che mi separano da te, piano sussurro il tuo nome per renderti reale, novella dea creatrice, piano sussurro il tuo nome ed un brivido scorre nei miei sensi ora all'erta, ora bramosi delle tue mani, ora avidi di te.
2 commenti:
ma la finisci di piangerti addosso ... hai rotto a tutti quanti, non è che sei sola solo tu e devi metterre i manifesti. se devi fare un blog fallo come nei primi racconti ... era più poetico e narrativo... sei patetica
Ed i tuoi commenti erano decisamente meno dozzinali, piccola vuota testolina bionda. Io non sono sola, il mio cuore straripa per un uomo purtroppo molto lontano, ma mi basta chiudere gli occhi per averlo accanto, e sentire il suo profumo.
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