domenica 30 settembre 2007

Metafora

Mi domandi una metafora per descrivere le tue mani su di me e la tua pelle calda sotto le mie dita ma non esistono parole che possano descrivere i brividi della mia mente nell'averti accanto e lo smarrimento dei sensi sulle tue labbra avide, e tutto ciò che posso raccontare sono le statue degli dei egizi e dei faraoni costretti nelle loro granitiche essenze ad ammirarci fremere di una vita che non è più loro ed i loro occhi spalancati sui nostri sussurri e sui nostri baci proibiti accanto ai loro corpi di pietra ed il nostro desiderio assorbito dalla polvere che aleggia sui loro sorrisi enigmatici e sui loro visi rivolti all'eternità del tuo odore sulla mia bocca, e ti accorgi anche tu che non ci possono essere metafore ma solo pelle sangue sudore ansimi et.

domenica 23 settembre 2007

Odore

Fermai l'auto in un piazzale vuoto, un viale di platani ombrosi sotto un cielo di vento e luce. Tu, seduta accanto a me, slacciasti la cintura di sicurezza, lo sguardo perso oltre il parabrezza, silenziosa nella fresca aria che entrava dal finestrino aperto. Tirasti la gonna verso l'alto, a scoprire gambe lunghe e bianche, ed oltre l'orlo intravidi il pizzo nero dei tuoi slip. "Allora, quanto, stavolta?", domandasti. Io tremavo, eccitato e vergognoso. "Quanto sei disposto a darmi?", domandasti ancora. Presi dal portafogli una banconota. Le tue mani avide la carpirono facendola svanire in un fruscio osceno. Poi lo facesti. Sfilasti lentamente le mutandine, un batuffolo di pizzo odoroso di te. Le afferrai avido. Le annusai. Ecco, il tuo odore rimase intrappolato nella mia barba. Pochi attimi di piacere, poi tu: "Allora, andiamo a casa, ora? I bambini stanno uscendo da scuola e ho un mucchio di lavoro da fare". Guardai la fede al tuo dito e mi ricordai perché ti avevo sposata.

venerdì 21 settembre 2007

Où sont-ils, les poètes?

Dove sono i poeti
quando cerco parole d’amore
da sussurrarti nelle notti buie
di quest’autunno che si avvicina?

Dove sono le belle frasi
che fanno fremere i sensi
mentre ci rotoliamo stanchi
nei nostri letti sfatti di solitudine?

Dove sono, dimmi, dove
i tuoi sussurri ardenti
e la tua pelle avida
ed i tuoi occhi chiusi
sull’ultimo palpito del mio cuore?

Sfoglio ancora le pagine
dei miei sogni perduti
a cercare il suono del nostro desiderio.

lunedì 17 settembre 2007

Parole d'assenza

Mi rigiro nervosa nel letto ed allungo una mano a sfiorare la tua assenza, il posto freddo accanto a me e la nostalgia della tua pelle tesa e bianca nelle sere fresche di un autunno che arriva, e la mia mano fruga le lenzuola stropicciate dal mio invano cercare ed all'improvviso un fremito del tuo odore intrappolato da momenti di calore mi turba a tal punto che non posso trattenere il pianto per la nostalgia di te, che sei solo fantasia, che mai violasti quelle coperte che avvolgono ogni notte la mia solitudine.

domenica 16 settembre 2007

Reietto

Entro in una stanza di folla ed all'improvviso un silenzio gelido di sguardi ostili lungo il mio corpo stanco di solitudine e lacrime, così fingo di non accorgermi di come la mia umana debolezza mi abbia alienato ogni forma di compassione in questo mondo lucente di dogmi e paradigmi e di nuovo, di nuovo! mi trovo a dover fingere un'allegria che non mi appartiene, ma il sorriso stenta a comparire sulla mia bocca arsa di sete di baci e carezze e non mi rimane che voltare le spalle e svanire in un attimo di triste consapevolezza che nulla resta, fuorché la fantasia, e mi rifugio allora in una strada che mi accoglie estraneo con i suoi passi di pietra ed i profumi del ricordo.

sabato 15 settembre 2007

Wicked game

Un piccolo, perverso gioco di parole oscene riempie le sere di fresca aria che entra indolente da una finestra dimenticata aperta, le tue mani ad accarezzare le nostre fantasie inconfessabili mentre lentamente la notte scorre silenziosa su un fiume che attraversa il deserto della nostra solitudine, e tu continui a sussurrare il tuo piacere alle mie labbra che percorrono lente la mappa del tuo corpo e tutto sembra fermarsi in un istante sospeso sui nostri giorni vuoti di settembre, le prime foglie ingiallite ed il primo languido freddo che ci spinge l'uno contro l'altro a scaldare la nostra pelle, mentre i tuoi occhi sono troppo lontani da me ed il tuo cuore sussulta appena in questo attimo di spasmodico piacere rubato ad una vita di catene e tristezza.

mercoledì 12 settembre 2007

Notte di luce

Guido lenta lungo un'autostrada vuota, uno strano senso di estraniazione come se fosse qualcun altro a tenere il volante ed a controllare l'andatura, mentre la radio sputacchia vecchie canzoni pop, i fari illuminano i catarifrangenti del guardrail, e all'improvviso mi accorgo di non sapere più dove in realtà io sia. Quella striscia d'asfalto, uguale a milioni di altre strade, mi risulta assolutamente sconosciuta e l'oscurità della notte mi impedisce di cercare nel panorama circostante un punto qualsiasi di riferimento, così rallento, smarrita, domandandomi per quanto tempo io abbia guidato senza nemmeno acorgermi che la strada intrapresa non aveva fine, e cerco un'uscita che non verrà mai, in una notte buia, illuminata solo dalle luci del mio andare.

lunedì 10 settembre 2007

Parole d'acqua

Ti tuffi indolente tra gli scogli di un pomeriggio limpido, nuotando lento verso l'orizzonte, e ripensi alle parole che stanotte hai sussurrato, oscenamente, ad una sconosciuta, e rivedi la sua pelle candida ed i suoi occhi spalancati sulle tue frasi di passione e desideri inconfessabili, il tuo piacere nel scandalizzarla con proposte che non avrebbe mai potuto accettare, e ti senti bene come non mai, mentre l'acqua rinfresca il tuo corpo che si muove piano, e sogni di incontrarla ancora, per ancora spaventarla con le tue parole d'acqua.

domenica 9 settembre 2007

Perfetto

Vivo in un mondo perfetto, una famiglia perfetta, una moglie perfetta, figli perfetti, casa perfetta, lavoro perfetto. Eppure ogni giorno sento in me crescere questa assurda smania di distruggere tutto, di vedere cosa c'è al di là di uno specchio che ogni mattina mi rimanda il mio volto stropicciato da notti insonni alla ricerca di un abisso nel quale sprofondare, per sentire un brivido che è paura e piacere insieme, come su una giostra che viaggia veloce verso ciò che non sono stato e ciò che non sarò mai e mi domando se sia un rimpianto per ciò che avrei potuto essere se non avessi scelto cotanta perfezione, se fossi rimasto un piccolo animale di passione e sogni e fughe veloci dal mio mondo fatato.

sabato 8 settembre 2007

Romance

Bellissimo ed altero, occhi rivolti chissà dove, tu mi dici parole intellettuali e supponenti, sputandomi addosso una verità che non mi appartiene, ed il mio senso di estraniazione cresce in questa sera di corpi e suoni e ombre; poi accusi il mio romanticismo dozzinale ed io rifuggo, spaventata poiché vorrei solo tu tacessi e ti spogliassi, vorrei solo che le tue labbra si dischiudessero per percorrere la mia pelle e davvero, davvero non vorrei ascoltare più la tua voce, solo sentire le tue mani su di me.

lunedì 3 settembre 2007

Salpare

Ormai non disfacevo più la valigia da mesi, mi limitavo a togliere ed aggiungere capi stagionali (via i costumi da bagno, dentro alcuni golfini pesanti), e ripartivo, ormai totalmente sradicata da ogni forma di buon senso, ed appoggiata alla ringhiera del ponte di un traghetto, il vento che sollevava impertinente la mia gonna, osservai la riva allontanarsi indolente e percepii il tuo arrivo, alle mie spalle, le tue parole roche e sussurrate che davano i brividi, così aprii la valigia appoggiata ai miei piedi e ne estrassi un maglione pesante a proteggermi dalla tua presenza e dal vento dell'autunno che arrivava nella luce di una ennesima mattina di fuga.

sabato 1 settembre 2007

Spia

L'aspetto quando rientra casa, aggirandomi indolente fra le strade calde di sole e fuoco, e la guardo passare in silenzio, solo un istante prima che il portoncino la inghiotta. Mi avvicino lento e scroscio di doccia e lei spesso canta vecchie canzoni di amori finiti, pochi minuti e la sbircio mentre nuda apre il balcone al primo piano, così spudorata e bagnata e scalza, poi scompare dietro una tenda bianca di fantasia e rimango ancora un momento ad annusare l'aria di fiori e sale prima di correre via, per conservare per un giorno ancora il ricordo del suo sorriso e della sua pelle.