lunedì 29 gennaio 2007

O-dio

Anche oggi sei stato sgarbato ed arrogante e villano, ma io ti ho sorriso e tutto è scivolato sul mio corpo senza lasciare traccia alcuna, poiché il tuo odio è solo un'infantile facciata per celare al mondo ciò che non vorresti mai ammettere nemmeno a te stesso, e sappiamo entrambi che i tuoi insulti vorrebbero essere ansimi, ed i tuoi scatti d'ira sono le carezze che non avrai mai il coraggio di darmi mentre il tuo sesso pulsa inopportuno nei tuoi pantaloni stretti e le tue mani si alzano a schiaffeggiarmi, violentemente, solo nei tuoi sogni.

lunedì 15 gennaio 2007

Scelta (L'amore non ha scelta)

Scivolo goffa fra le tue braccia, uno sguardo fugace e le mie labbra screpolate dal vento sfiorano un istante le tue. Mi ritraggo vergognosa ed arrossisco abbassando pudica gli occhi, e sussurro un roco "scusa", mentre tu resti lì, inebetito o disgustato, non saprei, e poi fingo che nulla sia accaduto e vado via, e tu non dici niente e ci illudiamo che quel momento non sia mai trascorso, tentando ancora una volta di rimuoverlo dalla mente, ma non dal cuore.

sabato 13 gennaio 2007

Un sabato qualunque

Un sabato normale, quasi banale, passato ad osservare un'umanità sconosciuta attraversare il mio panorama, mentre invento un nuovo gioco per far scorrere più dolcemente questo tempo di incertezza ed inganno mentre tu non arrivi (non arriverai raccontando cento e più bugie pur di non dirmi che non mi ami più), ed inseguo un filo sottile come ragnatela, all'altro capo c'è un sorriso da strappare -pietosamente- con l'adulazione di due occhi innocenti, lui mi guarda e tu svanisci nel vortice delle tue sciocche menzogne, e se non conoscessi la tua paura, quasi me ne dolerei.

giovedì 11 gennaio 2007

Un anno dopo

Mi fermo un istante ad osservare l'erba secca dell'inverno mossa da un vento stranamente caldo, e quasi non mi accorgo che è passato un altro anno di birre e chinotto e spiaggia gioiosa ed un ufficio troppo polveroso perché riuscissi a rimanerne intrappolata, ed ora lascio scivolare tra le dita gli ultimi raggi di sole di un pomeriggio di luce e silenzio, domandandomi oziosamente come riuscirò a sopravvivere altera e inviolata quando già ora mi assale questa vaga, malinconica smania di una nuova illusione che non lasci trascorrere invano questo inatteso anno dopo.

giovedì 4 gennaio 2007

Maionese marrone (A Lucrezia e alla neve)

Quando l'innocenza è andata perduta? Continuai a domandarmelo lungo i tornanti di un pomeriggio di nuvole, neve e pioggia, sorridendo tra una musica lontana ed il tentativo fallace di ricordare quando avessi smesso di parlare con il linguaggio degli angeli e lo stupore degli dei, annusando l'aria fredda di inverno e sogni. Per un attimo credetti che fossero stati i giorni trascorsi in attesa di una gioia mai arrivata, e per l'attimo successivo tutte le volte che il mio cuore era stato illuso e poi tradito. La verità fu che andò persa in quella notte di stelle d'estate, quando le tue labbra sfiorarono le mie e mi dicesti che mi amavi, e io ti credetti.